
Di Pier Paolo Pasolini si è scritto, detto e rappresentato molto.
Questo progetto nasce da un aspetto poco indagato, seppure manifesto nelle sue scelte estetiche e artistiche: l’interesse per i fatti che riguardano la forma e la funzione dello spazio costruito.
Espressione del desiderio di fuga dalle pressioni quotidiane, come lo sono stati i suoi due “rifugi” di Chia e Sabaudia, o riscontro tangibile alle sue analisi politiche sulle trasformazioni portate dalla società del consumo, come lo era la corruzione subita dai paesaggi naturali o storicizzati di Ostia e Orte, sottoposti alla pressione speculativa.
Cinque appuntamenti in loco, dal nord al sud del Lazio, dove Pasolini ha vissuto ininterrottamente dal 1950, per riprendere il filo delle sue intuizioni e provare a interagire con le sue visioni, adoperando come filtro operativo quello stesso spirito critico che guidava il suo agire.
Nell'ambito delle iniziative organizzate da Regione Lazio in collaborazione con Open City Roma e LAZIOcrea SpA per le celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
18 dicembre - Roma, Monteverde tra vecchio e nuovo
A cura di Davide Paterna, architetto e Presidente di Open City Roma. Con Paolo Masini, ideatore del Premio Monteverde Pasolini e il giornalista Stefano Ciavatta. Saranno inoltre coinvolti: Enzo De Camillis, autore del docu-film “Un intellettuale di borgata” e Silvio Parrello detto "pecetto".
15 gennaio - Ostia, il paesaggio interrotto
A cura di Giorgia Dal Bianco, urbanista e socio Open City Roma. Con Silvio Parrello detto “Pecetto” uno dei "Ragazzi di vita" e Stefano Portelli, antropologo sociale, PhD urbanistica.
22 gennaio - Sabaudia la città non-fascista
A cura di Laura Calderoni, architetto e direttrice di Open House Roma. Con la Dott.ssa Daniela Carfagna e l'arch. Ettore Pellegrini.
5 febbraio - Orte la forma instabile
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data da definire - Chia sacro rifugio
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